Italics inaugura la nuova collaborazione editoriale tra Palazzo Grassi ed Electa, insieme al futuro Centro d'Arte Contemporanea di punta della dogana, a partire dalle libertà e dalle rotture del '68, un viaggio attraverso gli anni turbolenti e ricchi di contraddizioni che hanno generato il nostro presente, nelle opere di artisti noti, nuovi, dimenticati, sconosciuti o trascurati.
Italics raccoglie il testimone lasciato dalla celebre mostra Italian Metamorphosis, curata da Germano Celant nel 1995, per continuarne la storia fino a oggi. Le più significative opere della collezione Pinault sono la traccia da cui prende le mosse la struttura della mostra, attraverso Arte Povera, Minimalismo, Post Pop, Neo Avanguardie e le ultime generazioni: da artisti del passato prossimo (Merz, Kounellis, Pascali, Fontana, Boetti, Zorio, Battaglia) agli artisti di oggi (Cattelan, Lambri, Tuttofuoco, Arienti, Beecroft). L’inedito ritratto dell’arte contemporanea italiana è arricchito da testi che disaminano le tensioni e le correnti artistiche che ne hanno informato gli ultimi 40 anni (a cura di Bonami), le maggiori e più singolari figure che le hanno caratterizzate (Gingeras). Insieme al contesto storico, sociologico e culturale (da Empoli, Guerzoni, Manacorda), una sintetica ma esaustiva cronologia illustrata (Cagol). Nel 2009 la mostra si trasferirà nella prestigiosa sede del Museum of Contemporary Art di Chicago.