Un approfondito e documentato saggio interpretativo fornisce per la prima volta un profilo completo di Luigi Moretti - della sua attività di architetto, di studioso e della sua personalità - inquadrandone la produzione teorica e progettuale all'interno della storia italiana del secolo scorso.
Il libro presenta l’intera sua opera progettuale, valorizzandone l’intima coerenza ed unità. Riconosciuto solo recentemente come uno dei massimi architetti italiani del Novecento, Moretti ha
realizzato in ciascuna fase della sua articolata attività edifici di particolare rilevanza, dall’Accademia
di scherma al Foro Italico nel periodo fascista al complesso del Watergate a Washington negli anni
sessanta. In stretto rapporto con l’attività sul progetto Moretti ha sviluppato sin dagli anni giovanili un intenso percorso teorico, speculativo e scientifico, culminato negli anni cinquanta nella fondazione della rivista “Spazio” e dell’Irmou (Istituto Nazionale per la Ricerca Matematica e Operativa per l’Urbanistica). Il libro, che documenta per la prima volta nella sua ampiezza e complessità l’opera di Moretti, è composto di un saggio organizzato secondo un ordine cronologico e tematico. All’interno della sequenza cronologica l’opera di Moretti è esaminata da tre punti di vista: come opera architettonica nello svolgersi temporale di progetti e realizzazioni; come opera “culturale” seguendo il filo delle numerose attività di studio e di ricerca; e, infine, sullo sfondo del contesto economico, politico e culturale dell’Italia del Novecento, con il quale essa ripetutamente si è intrecciata. Approfondite schede, illustrate da materiali in gran parte inediti, descrivono i principali edifici progettati o realizzati dall’architetto in oltre quarant’anni di attività. Completano il volume il regesto delle opere, in cui viene ordinata una produzione ampia e variegata e una dettagliata bibliografia.