Un nuovo scritto di Massimo Montella, esperto in economia e gestione dei beni culturali un tema di attualità in un momento di trasformazione della concezione di "bene culturale".
L’autore ripercorre la vicenda giuridica della “valorizzazione”, mostrando che le sue finalità sono ostacolate da una concezione del valore dei beni culturali ancora troppo limitata al “valore in sé”. Propone, dunque, una nozione di “valore d’uso”, su cui fondare innovazioni di prodotto e di processo capaci di soddisfare le nuove esigenze della domanda individuale, dei soggetti pubblici e privati coinvolti nella salvaguardia e nell’uso compatibile del patrimonio, delle imprese per le quali il capitale culturale può essere un fattore produttivo e un vantaggio competitivo, dei territori desiderosi di promozione.