Il primo libro sull'intera storia di Punta della Dogana, dal XVII secolo a oggi
Giandomenico Romanelli, membro del neo comitato scientifico
di Punta della Dogana, cura il volume in cui viene tracciata la storia
funzionale (come centro di commercio) e quella iconografica
(nelle rappresentazioni pittoriche del 1700 o oggi) dell’edificio
che ospitava la Dogana da Màrdella Repubblica di Venezia.
Nei saggi di Romanelli, Paola Rossi, J.-C. Hoquet, la storia
dell’edificio fino all’intervento di Tadao Ando, mirato a fare di Punta
della Dogana il terzo luogo espositivo di arte contemporanea
a Venezia, dopo il Peggy Guggenheim e Palazzo Grassi.
Progettato nel XVII secolo da Giuseppe Benoni, il palazzo è
costituito da 8 campate e coronato da una torre sovrastata da una
sfera in bronzo dorato sostenuta da due Atlante a raffigurare
il Mondo, su cui si leva la statua della Fortuna.
Punto panoramico
per eccellenza nella sottile punta fra il Canal Grande e il Canale
della Giudecca, prospiciente il Bacino San Marco.