La riflessione sul fotogiornalismo del più grande fotografo italiano di reportage. Un libro indispensabile per tutti gli amanti della fotografia giornalistica.
“L’etica è l’etica. Non credo che esista un’etica specifica del giornalismo, con una conseguente sottoetica del fotogiornalismo”. Le parole sono di Ferdinando Scianna, tra i nomi più grandi della fotografia italiana. Scianna comincia a fotografare negli anni Sessanta mentre studia alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo. Nel 1963 incontra Leonardo Sciascia con il quale pubblica il primo di numerosi libri poi realizzati insieme: “Feste religiose in Sicilia” per il quale riceve il Premio Nadar. Dal 1967 lavora per “L’Europeo” come fotoreporter, inviato speciale e, in seguito, come corrispondente da Parigi dove rimane per dieci anni. Qui conosce Henri Cartier-Bresson e nel 1982 entra a far parte dell’agenzia Magnum Photos.