La mostra rappresenta la prima retrospettiva mai fatta in Italia sul lavoro di Franz West (1947), universalmente riconosciuto come il massimo artista vivente austriaco
West si avvicina alla scultura in reazione all’azionismo viennese e all’astrazione europea del dopoguerra. Le sue caratteristiche sculture in papier-mâché, collocate su basi, piedestalli, o tavoli, coniugano forme antropomorfiche tridimensionali e colorata pittura astratta gestuale. Oltre che per queste “autonome” sculture, West è famoso per i suoi pezzi di arredamento, destinati a offrire al pubblico uno spazio in cui sedersi, contemplare, o semplicemente oziare. La poetica di Franz West nasce dall’idea che un’opera non può avere un senso o una funzione in sé, ma al contrario è l’origine di diverse reazioni e percezioni. E’ quello che l’artista ha definito “un modello partecipatorio”. I suoi lavori sono da sempre un invito ad un dialogo che coinvolge lo spettatore. Ciò che costituisce l’opera è l’insieme di due elementi: l’oggetto e l’azione. La mostra, organizzata in stretta collaborazione con l’artista, si avvale di prestiti da collezioni private e raccolte museali da tutto il mondo.