Per la prima volta a confronto le meravigliose foto storiche dell'Appia Antica con le immagini odierne a denunciare gli interventi speculativi che si stanno tuttavia combattendo.
Il libro si apre con uno scritto militante di Rita Paris, archeologa della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, profonda conoscitrice e perciò strenuo difensore di uno degli angoli più incantevoli del patrimonio culturale italiano tra archeologia e natura. Come documentano gli autorevoli interventi divenuti ormai “storici” di Adriano La Regina e Italo Insolera e il pensiero forte di Antonio Cederna, l’Appia antica è stato il più rilevante caso di studio italiano sulla tutela di un paesaggio stratificato: dibattito attualissimo ripercorso da Maria Pia Guermandi nella sua interessante cronistoria dalla stampa al web. Tra le pagine dell’album, alle splendide fotografie antiche, espressione di quel sentimento inafferrabile che conquistava poeti e artisti nelle loro passeggiate “archeologiche” sulla regina viarum, sono associate in un efficace e significativo contrasto le immagini dell’oggi. Grazie ai fotografi di un tempo e alle loro stampe conservate in diversi fondi, archivi e collezioni scopriamo le meraviglie perdute, mentre gli abusi sono altrettanto puntualmente registrati. Non mancano tuttavia i segnali dell’avvenuta rinascita con i risultati degli scavi recenti, attraverso le tante aree strappate all’abusivismo, acquisite dallo Stato, riaperte al pubblico e in corso di valorizzazione: per un destino migliore. Per la prima volta a confronto le meravigliose foto storiche dell’Appia Antica con le immagini che denunciano gli interventi speculativi che si stanno tuttavia combattendo.