Il volume illustra uno dei monumenti più importanti ed estesi del Palatino e il primo dei palazzi imperiali concepito in maniera unitaria. Ai saggi critici analitici e di sintesi si accompagnano numerose fotografie.
Il volume illustra uno dei monumenti più importanti ed estesi del Palatino e il primo dei palazzi imperiali concepito in maniera unitaria. Per quanto i suoi resti siano imponenti, soprattutto dalla parte del Foro Romano, dove si innalza -con una serie di archi sovrapposti -per un’altezza di circa venti metri, essi costituiscono soltanto il piano sostruttivo del Palazzo, coperto alla metà del Cinquecento dagli Orti Farnesiani. Ai saggi critici analitici e di sintesi si accompagnano numerose fotografie che documentano le diverse fasi degli scavi e piante dettagliate degli stessi fino a straordinarie ricostruzioni tridimensionali di contesti, architetture e paesaggi di Roma antica anche in tavole fuori testo. Si presentano dunque i risultati di una équipe di studiosi che accrescono enormemente la conoscenza di un complesso lussuoso in precedenza quasi ignoto e rivoluzionano, per molti aspetti, la topografia e la storia architettonica del colle, anche verso il Velabro. Il libro permette di ripercorrere -con organicità e ricchezza di documentazione grafica e fotografica. Le nuove acquisizioni di scavo, importantissime e spesso sorprendenti, come attesta il percorso aperto in occasione della recente mostra su Nerone; le campagne di restauro e di consolidamento che hanno modificato, stabilizzandola, gran parte delle pendici del colle; infine il recupero di spazi espositivi, gli ambienti allestiti lungo la via Nova con l’obiettivo di riaprire la DomusTiberiana al pubblico e renderla museo di sé stessa.