Dal confine iraniano a quello cinese, armata solo di taccuino e macchina fotografica, Monika Bulaj compie un intenso viaggio nella terra degli Afghani dividendo con loro cibo, sonno, fatica, freddo, riso e paura. Un reportage fotografico sulla vera faccia dell'Afghanistan e dei suoi abitanti. Non un reportage di guerra ma ritratti di vita quotidiana in un Paese capace di ridere anche nei momenti più neri e fiducioso su un domani migliore.
Gli inconfondibili scatti di Monika Bulaj raccolti in un reportage autoriale e personale, le cui fotografie sono accompagnate da appunti di viaggio nati dall’incontro ravvicinato della fotografa con gli abitanti afghani. Balkh, Panjshir, Samanghan, Herat, Kabul, Jalalabad, Badakshan, Pamir Khord: rifiutandosi di viaggiare con un’unità militare, l’affermata reporter ritrova un mondo quasi nascosto che gli europei amarono e che ora, dopo dieci anni di presenza militare, hanno rinunciato a conoscere. La testimonianza della Bulaj, attraverso 200 fotografie di forte impatto, illustra la vita quotidiana di donne e bambini, la scuola, la religione, la coltivazione e il consumo dell’oppio, i costumi dei nomadi. Scatti autoriali di vita vera.