Il volume, curato dalla più grande specialista di Frida, documenta una mostra davvero particolare e irripetibile. L'esposizione, esito di una lunga ricerca e dell'impegno profuso dalla direzione scientifica dell'Azienda Speciale Palaexpo, riesce a riunire molti dei capolavori più celebrati provenienti da tutto il mondo.
In immagini di grande impatto si esprime lo spirito rivoluzionario che portò alla rivalutazione del passato indigeno e delle tradizioni folkloriche, intesi come insopprimibili codici identitari generatori di un’inedita fusione tra l’espressione del sé e il linguaggio, l’immaginario, i colori e i simboli della cultura popolare messicana. Prestiti inusuali di opere mai presentate in Italia sono posti in un
sapiente dialogo con una ricca selezione di lavori di pittori e movimenti a Lei contemporanei le cui traiettorie ne intersecano l’arte d’avanguardia ponendola filologicamente in un quadro internazionale: la Pittura Metafisica, il Dadaismo, la Nuova Oggettività e naturalmente il Surrealismo. I diversi saggi degli studiosi, soprattutto stranieri, tra i quali spicca Salomon Grimberg, affrontano per l’occasione tematiche specifiche di grande originalità, finalmente fuori da ogni stereotipo del romanzo di una vita inesorabile, pure narrata in special modo attraverso i ritratti fotografici dell’artista, tra cui quelli realizzati da Nickolas Muray negli anni quaranta, che codificano l’iconografia di una straordinaria interprete delle trasformazioni politiche, sociali e culturali del Novecento.