Il catalogo della mostra "Giotto, l'Italia" (Milano, Palazzo Reale, 2015), presenta nella prima parte una serie di saggi tematici, ovvero un "racconto" delle opere in mostra, a cura dei massimi esperti dell'artista, illustrato con immagini di grande impatto realizzate appositamente per l'occasione.
Il filo conduttore è Giotto come fondatore della cultura figurativa italiana, l’alter ego di Dante Alighieri nel campo delle arti visive. Le opere raffigurate e descritte nel catalogo sono capolavori assoluti, mai esposti a Milano, e mai riuniti tutti insieme: il polittico Stefaneschi, che era il retablo dell’altar maggiore di San Pietro in Vaticano, il polittico di Bologna, conservato nella Pinacoteca della città, e il polittico Baroncelli, proveniente da Santa Croce a Firenze, per l’occasione riunito ad uno scomparto originariamente pertinente il dipinto e oggi conservato a San Diego in California. Ai dipinti si affianca la ricostruzione della cappella Peruzzi di Santa Croce a Firenze, basata sulla documentazione fotografica a ultravioletto realizzata dall’Opificio delle Pietre Dure. La seconda parte del catalogo è dedicata ad approfondimenti sulla tecnica del maestro (pittura su tavola, pittura murale) e ai luoghi di Giotto a Milano, saggio nel quale si evidenziano le nuove scoperte dopo i restauri appena ultimati della Crocefissione di San Gottardo.