Il volume accompagna e documenta un interessante esperimento, una ricerca parallela, oltre ogni intendimento di denuncia e cronaca, messa in scena nelle aule delle Terme più imponenti di Roma antica.
Le parole dell’antropologo francese Marc Augé che dagli incompiuti del presente ci fa intuire l’assenza di futuro con la speranza di arrivare un giorno alla bellezza inseguita, l’interpretazione critica di Marco Meneguzzo delle opere come metafora di quello che siamo.
Già il titolo vuole essere una chiave di lettura per un’esposizione sul frammento e sui luoghi segnati da architetture iniziate e incompiute, sul cumulo di non-finiti che caratterizzano l’Italia con l’affioramento dal sottosuolo di antichi reperti e, sopra il suolo, di edifici mai completati.
La straordinaria serie di bronzi figurati, anche monumentali, di Paolo delle Monache ci fa visitare questi “luoghi” sotto forma di scultura, città interiore, vissuto nella memoria. Con questi forti e scomposti segni plastici si ibridano le immagini proiettate, una significativa selezione dal cortometraggio di Benoit Felici Unfinished Italy che si moltiplicano e si distorcono sulle scabrose superfici del metallo, abitandole in un caleidoscopio di non-finiti a rincorrersi.