Il volume, presentato nella collana Ad esempio, ripercorre le vicende che legano l'architetto Giovanni Michelucci (1891-1990) alla contrada senese di Valdimontone, per la quale il Maestro si occupa, a partire dalla metà degli anni settanta, della sistemazione del museo, all'interno del complesso di San Leonardo, e della costruzione della nuova sede, addossata all'oratorio della Santissima Trinità.
Sia il primo progetto, solo parzialmente realizzato, che il secondo, ultimato dopo la morte dell’architetto dal suo collaboratore Bruno Sacchi, testimoniano la vitalità di un’architettura quella michelucciana emancipata dai formalismi della ricerca espressiva e attenta piuttosto a generare uno spazio complesso, un intreccio funzioni e di percorsi articolati come una parte della città.
La sede della Contrada di Valdimontone a Siena possiede tutti i caratteri dell’architettura di Michelucci e della sua visione della città: gli edifici si prolungano nella strada e nello spazio urbano, i progetti prendono corpo nel dialogo con i committenti, con i destinatari, con la collettività; la progettazione è intesa come un processo che si svolge nell’interazione, nella collaborazione, nel dialogo, in una sorta di virtuosa conversazione tra tutti gli attori coinvolti.
Con questo libro, fortemente voluto anche dalla Contrada di Valdimontone nella ricorrenza dei venti anni dall’inaugurazione della sede, sono stati finalmente indagati, con rigore scientifico e metodologico, la vicenda costruttiva e gli aspetti urbanistici e architettonici della nuova sede della contrada di Valdimontone, un luogo ancora oggi attivo, vitalissimo e complesso, della città di Siena.
A cura di Roberto Dulio, con i saggi di Corrado Marcetti, Gabriele Maccianti e Riccardo Butini, il volume è completato da una selezione di disegni e schizzi di studio e da una serie di fotografie di Paola De Pietri e Andrea Lensini.